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LE RAGAZZE DI ROMAVivo e lavoro a Roma dal '98, credo di conoscere bene i limiti e le opportunità di questa bellissima città, che comunque non si lascia mai afferrare e ogni giorno regala una nuova prospettiva, una nuova sorpresa.I romani sono gente strana, bisogna comprenderli: gli è capitato - e gli capita! - di tutto, nei secoli sono stati abituati a veder passare imperatori, Papi, pestilenze, orde di barbari, politici... come non diventare cinici, indifferenti e distaccati in un posto così! In questa pagina però vorrei fare il punto sulle ragazze romane, di cui non ho una grandissima opinione. Sono sicuro che anche loro non l'hanno di me ;-) Siccome non sono un grande scrittore, lascio la parola a uno più pratico del mestiere, un certo Giacomo Leopardi: vi copio e incollo lo scorcio di una sua lettera di destinata al fratello Carlo a Recanati, scritta durante il suo soggiorno a Roma. Roma 6 Dicembre 1822: "...Lasciando da parte lo spirito e la letteratura, di cui vi parlerò altra volta (avendo già conosciuto non pochi letterati di Roma), mi ristringerò solamente alle donne, e alla fortuna che voi forse credete che sia facile di far con esse nelle città grandi. V'assicuro che è propriamente tutto il contrario. Al passeggio, in Chiesa andando per le strade, non trovate una befana che vi guardi. Io ho fatto e fo molti giri per Roma in compagnia di giovani molto belli e ben vestiti. Sono passato spesse volte, con loro, vicinissimo a donne giovani: le quali non hanno mai alzato gli occhi; e si vedeva manifestamente che ciò non era per modestia, ma per pienissima e abituale indifferenza e noncuranza: e tutte le donne che qui s'incontrano sono così. Trattando, è così difficile il fermare una donna in Roma come a Recanati, anzi molto più, a cagione dell'eccessiva frivolezza e dissipatezza di queste bestie femminine, che oltre di ciò non ispirano un interesse al mondo, sono piene d'ipocrisia, non amano altro che il girare e divertirsi non si sa come, non la danno (credetemi) se non con quelle infinite difficoltà che si provano negli altri paesi. Il tutto si riduce alle donne pubbliche, le quali trovo ora che sono molto più circospette d'una volta, e in ogni modo sono così pericolose come sapete." Giacomo Leopardi |
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