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PECHINO, I 1000 VOLTI DI BEIJINGE' dal 2004 che ogni anno, per un motivo o per l'altro, mi ritrovo a viaggiare in Cina: non solo a Pechino (Foto Album), ma anche a Hong kong, Shanghai, Canton...Se pensi a Pechino, Beijing, dimentica i rivoluzionari maoisti vestiti di tuniche abbottonate sul davanti e i gruppi di operai che si dedicano al Tai chi sulla Piazza: all'alba del nuovo millennio la città ha intrapreso una rapidissima trasformazione. Oggi i giovani di Pechino sono interessati più a MTV che a Mao; gli slogan retorici della rivoluzione culturale hanno lasciato il passo alle scritte in inglese sulle magliette, e gli immigrati, i turisti, gli investitori stranieri e la mania per il telefono cellulare si mescolano ai burocrati. I vecchi edifici e i vecchi hutong (vicoli) sono in via di demolizione; si stanno costruendo nuovi edifici e le piccole strutture lasciano spazio a grandi imprese. Questo stile di vita veloce e affrettato non piace a tutti: i vecchi compagni si lamentano dei giovani presuntuosi e della perdita dei valori, ma la capitale della Repubblica Popolare Cinese non sembra avere intenzione di rallentare i suoi ritmi. Da non perdere a Beijing La famosa Città Proibita: il prezioso carapace, un tempo abitazione della famiglia imperiale e della collezione d'arte e di manoscritti dei sovrani cinesi, costituisce oggi un museo a cielo aperto dell'architettura delle due ultime dinastie imperiali, i Ming e i Qing. Il primo museo del Paese è un gioiello sconfinato e impressionante, una serie di muri rossi interrotti da porte maestose, sale e padiglioni dai nomi poetici, un'attenta geomanzia che ha stabilito esattamente la lunghezza di ogni parete e di ogni viale, il susseguirsi di ogni serie di appartamenti e stanze. I simboli cominciano dal nome del luogo: Città Purpurea Proibita. Rosso porpora è il colore delle mura, ma anche il nome della Stella Polare in cinese classico. Qui, dentro le mura rosse, viveva la Stella Polare della nazione, l'Imperatore, l'unico autorizzato a scrivere con l'inchiostro rosso. Una Città - purtroppo - spogliata di ogni suo tesoro: tutto quello che poteva essere rimosso, o quasi, si trova oggi a migliaia di chilometri di distanza, a Taipei, nell'isola di Taiwan. Giade intagliate, ceramiche, bronzi, pitture e calligrafie, oggetti di lacca e di smalto, e molto altro. Più di un milione di oggetti, il tesoro della Città Proibita, nel 1948 fu trafugato in 5000 casse dai militari dell'esercito nazionalista in ritirata a Taiwan. E' per questo che chiunque si rechi alla Città Proibita a Pechino rimane affascinato dall'architettura, ma non può dire altrettanto per quanto riguarda le opere esposte. Oggi la collezione del Palazzo Imperiale, una delle poche la cui autenticità sia fuori discussione, è ospitata a Taipei in uno spazio dall'architettura modesta. Per quanto si possa discutere della legittimità di quel trasferimento che ha sottratto la collezione al suo habitat naturale, va detto che almeno le opere d'arte sono mantenute ai più alti livelli curatoriali. Altre informazioni in italiano su Beijing - Hotel Beijing - Selezione delle offerte migliori dal sito Booking.com. - Expedia.it - Voli, hotel, noleggio auto a Beijing. - Pechino - Guida online su Pechino. |
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